Chiarimenti

Ciao a tutti! Il secondo post che avevo promesso ormai sarebbe anacronistico. Perciò prendo spunto da due commenti al post precedente per chiarire un paio di punti molto importanti e che sono alla base della mia necessità di aprire questo nuovo blog (che da questo post in avanti sarà decisamente molto più attivo).
Veniamo al punto: Moon dice: "io ascolto la sua musica. Non sono un'esperta, però il resto è di secondaria importanza"... Ecco, qui c'è la prima questione importante ovvero "il resto è di secondaria importanza". Se il commento è puramente personale (quindi con un sottointeso "per me" è di secondaria importanza) allora non ho nulla da obiettare. Se invece il commento fosse più generale allora inizia ad esserci un problema perché (e qui sono stato più che chiaro) il fatto che Allevi piaccia ad alcune persone non mi tocca minimamente e non è di per se una questione negativa, anzi. Quello che mi irrita è che si spacci per una sorta di genio, di salvatore della musica, di inventore, che si ostini ad etichettare la sua musica come musica che segna la rinascita della musica classica e tutte le altre sue dichiarazioni che ben conosciamo (tutti noi, amanti, indifferenti ed "odianti"). Questo per chi fa ed ha fatto per tutto il secolo appena passato musica "colta" (termine bruttino, ma chiamarla classica sarebbe anche questo grossolanamente anacronistico) è molto offensivo, perchè per chi non segue un certo tipo di arte è molto molto molto (...) facile che il passo succesivo sia "da Puccini ad Allevi un secolo di silenzio!"
E' bene  sapere che un certo tipo di arte è sempre stata per pochi (purtroppo!) gli stessi Mozart,  van Beethoven, Brahms, Rossini (giusto per fare nomi che tutti conoscano) sono famosi a livello mondiale perché forti della storia! Anche tutti i loro contemporanei scrittori, pittori, addirittura uomini politici erano conosciuti limitatamente e sono diventati famosi a livello mondiale grazie alla storia! Questo per dirvi che i quartetti di Mozart, ad esempio, li ascoltavano in dieci persone, spesso, delle quali quattro erano gli esecutori! Questo tipo di musica, fatta con determinati criteri, con determinate tecniche compositive, non è mai stata musica per le masse. Perciò è altrettanto bene sapere che hanno continuato, e continuano tuttora, ad esistere grandi geni e musicisti minori che fanno parte di questo preciso "genere musicale" (brutto termine pure questo). senza che le grandi masse ne sappiano poi granché. E' normale e fisiologico per qualsiasi società di qualsiasi epoca.
Vedere Allevi che dirige un orchestra muovendosi a casaccio come un bambino che gioca è offensivo per chi abbia studiato DIECI anni per imparare a fare come si deve questo mestiere ed alimenta la credenza (sono in tanti a pensarlo) che il direttore d'orchestra sia una sorta di burattino che saltella e che serva giusto per tenere un po' il tempo o per fare un po' di scena. Un mio amico che reputo molto intelligente e che ha una buona cultura musicale (a livello leggero, pop, rock e i vari generi) mi disse una volta che proprio non capiva la necessità del direttore d'orchestra. Ebbene, il Direttore d'orchestra è come un pianista al pianoforte! Mette il brano nella giusta situazione estetica, dà le giuste direttive interpretative agli esecutori... Insomma, tagliando corto, la stessa orchestra diretta da un genio e da un cane può trasformare la ormai più che famosa quinta sinfonia di van Beethoven in un capolavoro o in una accozzaglia inutile di suoni! Ecco il punto! Alimentare l'ignoranza! Ognuno di voi pensi al proprio lavoro, alla passione con cui lo fa, a tutti i piccoli segreti e a tutte le sfumature che gli appartengono ed ai sacrifici per imparare a farlo al meglio, che siano anni di studio o di pratica diretta. Immaginate poi un tizio che lo faccia grossolanamente e che vada in giro a spacciarsi per un luminare solo perché lui è laureato, ha fatto master di qua e di là ma che dimostri chiaramente di non sapere bene di che cosa stia parlando e che col suo agire distorca totalmente il senso del vostro lavoro. Ecco, questo non vi infastidirebbe molto? Io l'ho detto chiaramente: che Giovanni Allevi faccia pure tutto ciò che vuole, ma sarebbe onesto che la smettesse di spacciarsi per ciò che non è. Allora dobbiamo dare ragione a Gianna Nannini quando disse che Giò Di Tonno e Lola Ponce sono due cantanti dell'opera lirica contemporanea!  Loro cantano il Musical. L'opera lirica contemporanea (che esiste...) è tutta un'altra cosa. Ecco, dire questo in prima serata senza essere corretta da nessuno crea confusione nelle persone. Cocciante ha scritto una bella commedia musicale, un bel musical. Ma NON è un'opera. E' una questione di terminologia adeguata. Se in Germania o in Francia, o in Svezia o ovunque nel mondo avessero detto una cosa del genere, il pubblico avrebbe riso. Qui no. E' questo che spaventa e che dà fastidio. Ognuno faccia quel che crede, ma che lo faccia con onestà. Certo è che se nessuno vi dia la possibilità di fare un confronto con la realtà allora non ci si può certo indignare. Infatti io mi indigno per questo: la mala informazione. Mi pare di avere usato il termine o suoi sinonimi più volte nel giro di due soli post, ed è quello che vorrei realmente fare qui: informazione, divulgazione, quattro chiacchiere per farvi conoscere tutto quello che esiste e che potrebbe piacervi ma che ignorate per ovvii motivi.
E qui veniamo al secondo commento: NonSiSaMai dice: "...mi attengo al sottotitolo e commento senza peli sulla lingua. A me questo atteggiamento di superiorita' non piace. Appunto perche' si parla di musica, un'arte completamente astratta che deve toccare qualcosa dentro le persone, non si puo' fare troppo i difficili cosi'. Non mi riferisco specificamente ad Allevi, e' che a me non piace proprio tutta questa acredine. A leggere sia il post che i commenti a una povera persona comune come me, che non suona nessuno strumento e non ha fatto studi specifici, sembra che sia "voi", gli intellettuali, gli illuminati, contro di "noi", i poveri pecoroni a cui accennava un altro commento..." Mi limito a poche parole: il sottotitolo del blog dice "Giovanni Allevi è un musicista pop". Vero e non offensivo. "Riccardo Cocciante scrive semplici Musical (e che c'è di male? Non capisco perché se ne vergogni e lo dimostri ostinandosi a dichiarare che lui scriva l'Opera popolare!)." Anche questo non offensivo, faccio ben notare che dico che non ci sia nulla di male in quello che fa, non dico certo "imbecille lui e quei pecoroni che lo vanno a vedere!" "La disinformazione crea pericolosi fraintendimenti. Parliamone, senza peli sulla lingua e senza inutili crociate!" Ecco, senza inutili crociate. Il tono del mio post precedente forse in alcuni punti poteva essere leggermente secco o diretto, ma MAI esageratamente inquisitorio o offensivo, tanto è vero che ho ripreso AC, che nel suo commento è stato molto ma molto più cattivo e velenoso di me, dicendo che se mi proponessi in quel modo innalzerei un muro ancora più solido creando l'inevitabile scambio di insulti  stile "W ALLEVI! STRONZI BACCHETTONI RETROGRADI" e "NON CAPITE UN CAZZO IDIOTI" che non voglio assolutamente! Ripeto, ascoltate quello che più vi piace, ma che vi venga propinato un prodotto che racchiude in se un po' di mala informazione non mi sta bene. Ed è lì che voglio cercare di agire. NonSiSaMai dice che così facendo (con i brutti toni da bacchettoni) non si ottiene nulla. Vero, infatti ho cercato di non usarli e di buttare lì già qualche piccolo spunto. Non esistye, come lei dice, un Noi illuminati ed un Voi poveri pecoroni. Certo è che se qualche commentatore si sia lasciato andare non posso certo censurarlo. Forse, questo può essere giusto, da buon padrone di casa avrei potuto intervenire nella discussione limando la dichiarazione e di questo, e solo di questo, ne prendo atto e mi scuso.
Concludendo: il post di prima più che attaccare Allevi (dal quale prende solo spunto sfruttando la notorietà del suo "caso") attacca velatamente un sistema sempre più corroso ed una nazione priva di una degna cultura artistica e di una almeno minima coscienza di ciò che le venga propinato. Diciamo che forse più che musicale il blog rischierebbe di essere politico... Pare però che il nome di Allevi sia sempre unito a crociate a favore o contro, perciò mettiamola così: a patto che non capiti qualcosa di tanto importante da essere degno di nota, di Allevi e compagnia bella non parliamone più! Dal prossimo post parlerò di un problema ben più grave, ovvero la situazione della musica all'interno delle strutture scolastiche e della riforma del percorso di studi del conservatorio. Non sarò né prolisso né ristrettamente e/o terminologicamente riservato agli addetti ai lavori, perciò spero che torniate numerosi. Poi parlerò di un sacco di cose meravigliose che sono purtroppo sconosciute ai più non essendo fenomeni mediatici, parlerò ancora di malainformazione (che ce n'è tanta altra in  campi dello stesso contadino ma con diversi ortaggi... Da semplici questionio tecnico teoriche a situazioni più vicine a questa appena conclusa dove cercherò di limare ulteriormente i toni, per poter essere sicuro di  proporre un buon servizio ad utenti ed argomento [la Musica]).
E continuate a commentare liberamente, che altrimenti non potrebbe esserci dialogo, non a caso lo spunto per il secondo post sono stati due commenti "fuori accordo" ;)
Saluto!

domenica, febbraio 15, 2009

18 Comments:

Anonimo said...

E' una questione di forme musicali. Il Melodramma, l'Opera, è costruito utilizzando un'orchestra sinfonica dal vivo, con dei solisti cantanti lirici che si esibiscono senza amplificazione. Il lavoro di Cocciante non nasce dal Melodramma ma è una diretta emanazione del Musical americano. Non è Opera lirica.
Ben diverso è il caso di Allevi, che invece compone ed esegue musica restando rigorosamente all'interno delle forme della tradizione classica europea (suite orchestrale, romanza senza parole, studio, toccata, sinfonia concertante per pianoforte e orchestra...)
Mi auguro che Allevi, utilizzando gli organici classici, possa un giorno scrivere una nuova Opera Lirica. Solo così l'equivoco potrà essere risolto.
Elisabetta

MaEstro-Buitre said...

Che equivoco?

MaEstro-Buitre said...

Ps: un equivoco è non sapere che di opere liriche contemporanee ne esistono già ed anche di ottima qualità, senza essere eccessivamente dissonanti o complicate... Prendi Giacomo Manzoni, Adriano Guarnieri, Carlo Galante (e tanti, ma veramente TANTI altri, non famosi a livello di massa perché non sono fenomeni mediatici, vedi la questione dell'arte frequentata da pochi di cui ho accennato nel post, ma, ti assicuro, molto famosi a livello anche mondiale per chi frequenta questo tipo di arte)... Vedi, questo è il problema. Dal tuo commento pare che tu confidi in Allevi affinché ci sia finalmente una nuova opera lirica. Allora la frase "Da Puccini ad Allevi un secolo di silenzio" che ho usato nel post rischia di essere più azzeccata di quello che già sospettavo potesse essere. Mi rimbocco le mani appositamente per equivoci di questo genere...
E ci tengo a precisare (e lo farò spesso) che il problema NON è nel pubblico, ma nella maggior parte degli impresari che mangiano naftalina e soldi a colazione...

Un affettuoso saluto!

Ciao e ritorna presto e spesso!

Anonimo said...

Caro maestro, aggiungerei anche Francesconi, di cui recentemente si è parlato a livello nazionale.
So benissimo che esistono TANTI altri compositori, non famosi a livello di massa, perchè magari a loro non interessa esserlo, perchè ciò che scrivono "non arriva". Puccini è stato il primo artista mediatico del Novecento: fotografato ha riempito le pagine dei giornali anche scandalistici. Donne...motori...Ma se non avesse scritto quella musica meravigliosa, oggi delle sue foto non ce ne faremmo nulla.
Non è affatto facile raggiungere una fama "di massa" se non hai nulla da dire alla massa.
Elisabetta

Anonimo said...

Mi scuso per aver dato ad intendere che confido in Allevi quale responsabile della risurrezione del Melodramma. Lui non ha ancora scritto una nota affidata ad una voce. Ma considerando la fiducia che riscuote tra il pubblico giovane, sono curiosa di immaginare cosa possa inventarsi, alle prese con arie, quintetti, recitativi e sinfonie d'apertura! Tutto qui.
Elisabetta

nonsisamai said...

ma ciao e grazie della super risposta!
poi forse sai anche cos'e' stato? che hai toccato un nervo un po' scoperto, aia!
vabe' dai ho sempre tempo per espandere la mia conoscenza musicale magari anche leggendo te e i tuoi raffinati commentatori.
un abbraccio e in bocca al lupo!
ema

MaEstro-Buitre said...

@ NonSi: che nervetto? Sono curioso... Se si può, nè?!?

@ Elisabetta: il problema del distacco tra pubblico ed artista creato nel periodo post futirista dalla cosiddetta "avanguardia" è un grave problema.
Il fatto "cose da dire alla massa" purtroppo mi costringe a continuare a tenere aperta la porta su Allevi: ho anche letto il suo libro: pagine e pagine di ovvia retorica, anche quando fa il filosofo (che lo sappiamo, è laureato anche in filosofia!). Forse il punto è proprio quello: il meccanismo di marketing, che se la sghignazza alle nostre spalle, sa come sia messo il pubblico e gli dà ciò di cui ha bisogno! Ecco perché le masse lo accettano (che poi, masse... Chissà se poi saranno realmente così tante persone... Forse è più il polverone che facciamo noi... Boh?!?)
Un critico, parlando di Dalì, disse: "Far accedere l'uomo al processo creatore, alimentare la vita cosmica e sociale, tale è il compito dell'artista!".
Questo è un altro punto e qui concludo (circa...): ci sono due tipologie di artisti: creatori ed interpreti. Allevi fa parte degli interpreti. Mi spiego meglio: prendiamo un pittore che attraverso le sue tele che siano o meno figurative colpisce in modo tale da spingere chi guarda il quadro a reagire emotivamente in qualche modo, a pensare, a tenere per sempre quelle immagini e quei pensieri dentro di sé anche solo a livello inconscio accrescendo il suo bagalio spirituale. Poi immagina un semplice ritrattista: bravissimo! Che ti dipinge che sembra una foto e magari lo fa pure con un suo stile persolnale inconfondibile, ma sempre un semplice ritrattista rimane e dopo un "oh, che bello!" la tua crescita spirituale rimane lì. ATTENZIONE: VA BENISSIMO ANCHE QUESTO!!! Ho scritto in maiuscolo prima che mi si dica qualcosa contro che in realtà non penso. Ecco, il nostro (ormai caro) Allevi è questo, un intrattenitore, un interprete, per quanto di sé stesso, e non un creatore. Parla attraverso le stesse armonie e ritmiche che il rock e il pop hanno dato alle masse, ecco perché la massa lo accetta (non dico "capisce" perché nella musica non c'è proprio niente da capire, in fondo...).
Lo ripeto per l'ultima volta, spero, dopo di ché, capitasse la situazione, mi limiterò a rimandare con link alle cose che ho già detto, se no diventa pesante... Lo ripeto, dicevo, se Giovanni Allevi si fosse limitato a suonare e "tutto il resto è noia" sarebbe stato inattaccabile! Il problema è che spaccia parole false che creano non poca confusione in una già abbastanza grande confusione nonché profondo fastidio non solo agli addetti ai lavori, come me, Ughi e non sapete quanti altri, ma anche a chi semplicemente frequenta la musica d'arte.
Suonasse e basta! La musica va tutta bene. Berio diceva "è musica ciò che una comunità di persone considera tale". E' una frase molto vera ed intelligente, non trovate? C'è la musica d'arte, da ascoltare in un certo modo e badate bene, anche per sentire i Pink Floyd o Battiato bisogna essere ben disposti ed attivi ascoltatori, se no si spegne la radio quasi irritati. Poi c'è la musica di intrattenimento che ti fa anche battere il cuoricino, ma perché no?, che però si ascolta con più leggerezza, semplicità, quasi distrazione, a volte... Allevi, per lo più, fa parte di questa categoria e ripeto: va benissimo, non è un delitto!

Ultimo appunto: i giornali su cui si trovava Puccini chi li leggeva? Non penso fino all'ultimo dei contadini... Era un fenomeno legato alla nuova (ormai neanche più tanto) borghesia. Tutto lì. E poi l'esempio non regge tanto perché lì ci troviamo nel campo minato degli imprenditori teatrali e della consacrazione definitiva del "cantante divo", ergo la fma più "popolare" di Puccini.
Il fatto che il papà di mia nonna (contadino e bottegaio di un paesino di poche anime) conoscesse l'opera era un esempio di voce fuori dal coro, che grazie a Dio sempre sono esistite. Ma una rondine, si sa...

I problemi sono due: alcuni gravi errori intellettuali dell'avanguardia musicale del '900 e la cattivissima, pessima divulgazione dell'arte da parte degli enti preposti. E' che qui il discorso diventa lunghissimo, socio-politico e un po' "paranoico".

Scusate la lungaggine.

Un caro saluto!!!

nonsisamai said...

maestro: l'ignoranza (di qualunque tipo) e' sempre un nervo scoperto.

@LLERTA said...

sai che financo io mi son sempre chiesto che ci sta a fa' Herr Direktor de l'orchestrina.
(eh si che io ero impegnatissimo e diligentissimo nelle due ore di musica alle medie...ma davvero ora non si fanno piu'?)

ps: sms.

MaEstro-Buitre said...

Ciao @llerta... Sai... Il tizio di cui parlo nel post sei proprio tu! Comunque ho anche accennato (molto accennato) a che serva il direttore. Per altro considera che un organico di più di dieci persone (talvolta molto ma molto di più...) senza una guida non credo che riuscirebbe ad andare avanti anche solo a tempo per molto...tempo ;)

@LLERTA said...

ehi parlavi di una persona molto - dico molto - intelligente e poi non ero mica sicuro di averne mai parlato con te.
Ho letto il post ergo anche a cosa serva il direttore, ma rimango nella stolida posizione di chi non capisce a fondo (e credo che sia una cosa piuttosto normale per un non addetto ai lavori) il valore aggiunto di un tizio che si agita ritmicamente davanti all'orchestra.
Cioe' il rock non ne ha bisogno, perche' dovrebbe avercela la musica classica?
(la domanda e' retorica e provocatoria, obvoiusly)

MaEstro-Buitre said...

So che provochi, ma ti rispondo ugualmente: un duo, un trio, un quartetto d'archi, un quintetto, addirittura un ottetto (tipo , che ne so, di fiati, come gli ottetti di strumenti tipo trombe, tromboni, corni: gli ottoni) non li dirige nessuno: fanno come i "rock'n'roll". Quando hai a che fare con un gruppo di una buona trentina di persone più cantanti sul palco che devi tenere conto di leggi acustiche (quindi anticipare il cantante ché se no all'ascoltatore arriva tutto sfalsato e tieni conto che i cantanti sono delle imprevedibili mine vaganti. E non intendo Mina la cantante...), devi pensare che mettere d'accordo un totale di quaranta persone su attacchi, finali, rallentati, estetica del pezzo e quant'altro non è così facile... non è facile organizzare una pizzata con quaranta persone che si comportino dignitosamente a livello di "si ci sono" - "no non ci sono"... Figurarsi in un'avventura del genere.

Invece... Ma sai cosa ti dico? E' giunto il momento di un nuovo post. Così lo spiego meglio e a tutti!!! Ciao!

CyranA said...

la RAI ha tentato di far capire come nasce uno spettacolo di grande musica, con due tipi di programmi, ma ovviamente sempre in onda ad orari impossibili e allora a che serve fare education? La gente alla quale dovrebbe essere diretta, a quell'ora dorme della grossa. In quei programmi era ben evidente che il direttore "è tutto". Comunque l'informazione, per gli uomini di buona volontà, si trova, basta volere: you tube è una miniera. Basta digitare il nome di un direttore e ti saltano fuori video spettacolari del duro lavoro che fanno e di quanto siano "tutto", appunto. Si possono anche confrontare in successione le diverse esecuzioni dello stesso brano ed allora salta subito "all'orecchio" la differenza. Se cambia la mano, cambia tutto. Quanto soffro quando bistrattano un autore che amo, e quando mi esalto quanto fanno bene il loro lavoro: li bacerei. Oren è il mio preferito, seguito da Abbado e Prêtre. Muti è bravo ma il fatto di credersi un dio dimezza le sue qualità: se la tira davvero troppo. E non accetto supinamente i miti ma mantengo la mia autonomia di pensiero: il grande Toscanini, negli ultimi tempi, correva troppo. Ma normalmente la gente non se la sente di esprimere opinioni personali che si discostano da quelle propinate dagli "esperti", come se fossero "indiscutibili". Tutto è discutibile!
Sono rimasta un po' indietro, eh? (io non sono una giovanotta com'a'tte) ma proprio grazie a youtube mi sto aggiornando: ho scoperto una giapponesina con due palline così, adesso che ho la tua email ti mando roba.
Visto che da brava buddhista sto programmando le prossime vite, caro maestrone, indovina un po' che professione c'è in cima alla lista, proprio per la prossima? :-)))
p.s. il nonno lo chiamava SCocciante (lol)
p.p.s. Allevi? e chi è? (double lol)

Satira Senza Raucedine said...

sono onesto, non ho letto il tuo post, ma perche ho fatto da poco la doccia e vorrei ostenatrlo, ho dovuto scriverti qualcosa.

MaEstro-Buitre said...

Ciao geniaccio! ;)

Anonimo said...

Dear Author musicadisonesta.blogspot.com !
All above told the truth. We can communicate on this theme.

Anonimo said...

I want to quote your post in my blog. It can?
And you et an account on Twitter?

Anonimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

 
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