Giovanni Allevi: perché?

Giovanni Allevi era un discreto pianista che scriveva graziose pagine di musica per pianoforte.
Giovanni Allevi è diventato un fenomeno intorno al quale girano follie megalomani che nulla hanno a che vedere con l'arte e con la cultura, quella fatta di conoscenza e di coscienza.
Il fatto che la sua musica sia amata da diverse persone sparse un po' per tutto il mondo è una cosa bella per lui e per chi ami ascoltarla, ognuno è libero di appiattire o arricchire il proprio bagaglio culturale come meglio crede, ma sarebbe bene che si limitasse a proporre la sua musica pop evitando di dirottare le menti su pericolosissimi binari di profonda disinformazione alimentando un male che, purtroppo, sempre di più affligge la nostra nazione, ovvero: la privazione di una cultura e di un'identità artistica, necessarie ad avere menti aperte e preparate ad un migliore assorbimento, una migliore comprensione ed un'attiva (ed anch'essa migliore) partecipazione alla vita sociale (gli antichi greci e, se non qualunque altra, di sicuro molte altre nazioni nostre contemporanee ci insegnano!).
Le sue dichiarazioni su cosa siano la composizione, la musica "colta" contemporanea, le sue invenzioni (che invenzioni non sono! Sapete chi sia Messiaen? Ne parleremo più avanti...), la sua convinzione di essere il salvatore nonché il "rilanciatore" della musica "colta" contemporanea e di essere il capostipite di un nuovo Rinascimento, i suoi commenti profondamente distorti su dodecafonia e serialismo (che, oltre a liquidare con gratuiti commenti che un vero artista creativo ed acculturato non può permettersi, piazza erroneamente fra le tecniche compositive moderne! Ormai è roba trapassata! Ma approfondiremo anche questo argomento...), tutto ciò ed altro concorrono nella disinformazione che appiattisce le menti dei nostri connazionali, certo non solo per colpa sua, non è tanto importante da essere "IL" problema della nazione (e ce n'è di ben più gravi!) ma è un ottimo spunto per cercare di fare luce su un mondo, quello dell'arte e della cultura , oscuro ed oscurato ai e dai più.
Col tempo toccheremo svariati argmenti, tentando di approfondirne alcuni, per quanto sia possibile farlo su di un semplice blog che vive di concisi post; per ora mi limito a questa inevitabile premessa che tenta, in breve, di fare chiarezza sui propositi di questo nuovo Blog.
Saluto cordialmente tutti e vi rimando al prossimo post che, vi premetto, altro non sarà che un'intervista al grande maestro violinista Uto Ughi che si considera offeso dal successo di Allevi ed è rattristato dallo spettacolo di pessimo gusto che si è tenuto al Parlamento poco prima di Natale.
Buona cultura a tutti i passanti!

giovedì, gennaio 01, 2009

 
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